LO STATO DELLA MATERIA, Giuseppe S. Devoti, pp. 360, 2018, € 22,00 - ISBN 9788899813192
Il quarto tomo conclude il lungo iter che
ha portato l’indagine “dal negato concetto di predestinazione, a quello di
creazione evoluzionaria”, con tutte la sue presunte
contraddizioni nate dalla nascita del tempo in cui si
attualizzò il “fiat Trascendente del non tempo eterno”.
Partendo dunque da un’analisi della coscienza madre del pensiero,
sono state impostate le basi per considerare la sensibilità come elemento
sostanziale del dolore che ci costituisce esseri viventi.
Poi si è passati ad approfondire il
sistema mitico simbolico in cui si colloca Dio e dunque la condizione “sine
qua non” di garanzia dell’equilibrio esistenziale della comunità umana. Il
mito che esprime la genuina concezione del mondo è propria dell’umanità
primitiva, incarna la lingua primordiale rappresentando la fusione tra forma
espressiva e la concezione primordiale del mondo. L’autonomia semantica del
simbolismo mitico si estrinseca in un proprio mondo ed in una propria sfera di
verità. In questo senso sono stati affrontati due aspetti particolari della
mitologia biblica: Il diluvio universale e il passaggio
del Mar Rosso, dimostrando che esistono scelte diverse dall’azione
miracolosa. Il miracolo è semplicemente la resa attiva di una legge prevista
nel “fiat” ma tacitata perché non più necessaria dallo scorrere del
tempo.
L’intera opera è stata scritta in
previsione di un’ulteriore approfondimento che sarà pubblicato con il titolo di
“La Fisica di Dio”.
GIUSEPPE (BEPPE) SEBASTIANO DEVOTI, nato a Torino nel 1941, si è trasferito in Abruzzo nel 2004. Abita e lavora a Canzano (TE).
Ha conseguito il diploma di maturità artistica all'Accademia Albertina di Torino e la laurea in Architettura al Politecnico della stessa città. Titolare negli anni ‘60 della cattedra di Figura e Decorazione al Liceo Artistico “Giotto” di Torino.
Parallelamente alla professione ha intrapreso la carriera d’insegnante, prima negli Istituti Superiori, poi come Assistente di cattedra di Disegno e Rilievo architettonico nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e come insegnante di Matematica nella Scuola di Stato. Nel ’74 ha cessato la professione di Architetto per l’incarico di Dirigente Scolastico, che ha mantenuto fino al 1996. L’esperienza lavorativa, svolta dal ’53 al ’61 nelle officine RIV di Villar Perosa gli ha dato quell’impronta tecnico-concreta che l’ha accompagnato per tutto il resto della vita.
Fin da giovane si è dedicato alla poesia, ha scritto parecchi libri, alcuni pubblicati altri in via di pubblicazione. Le materie spaziano dalla Sperimentazione Didattica alle Scienze (www.beppedevoti.com).
Scolpisce, dipinge, si definisce sperimentatore artistico per la sua continua necessità di ricercare modi espressivi che stimolino i sentimenti di chi osserva l’opera pittorica. Ha saggiato, attraverso l’Archeologia Sperimentale, la produzione di strumenti della Cultura Materiale dei nostri antenati. Ultimamente s’è interessato della ricerca fisico-cosmologica e dei risvolti positivi che questa sta dimostrando nei confronti della fede religiosa. In questo testo ne riporta l’esperienza.
Per questa casa editrice ha pubblicato Poldo e il Big Bang. Tra scienza e fede una logica coerenza (2011), Predestinazione e libero arbitrio (2015), E' dimostrabile o meno l'esistenza di Dio? (2015), La Creazione evoluzionaria (2017).