Sacha Rosel, LA FORESTA DELLE IDEE, pp. 168, 2016, € 14,00 - ISBN 9788899813017
La
provincia Autonoma di Sibilla è sede di una dittatura basata sul controllo dei
corpi da parte del primo ministro Devius e dal dottor Gemini. La protagonista
Stan, ossessionata da una voce che le parla nel sonno, è una donna alla ricerca
del proprio passato. Dopo essere scappata dal deserto, fingendosi uomo
s’intrufola tra le rovine della Ferrovia. Qui si unisce ai Ribelli, uomini
deformi dediti al cannibalismo e alla conversazione poetica capeggiati dal
gelido Nox e il cui scopo è rovesciare la dittatura. Stan in realtà intende
soprattutto entrare nella prigione di Sibilla per ritrovarvi Yi Lin. Inizia
così un delirante viaggio fisico e onirico verso il cuore della città di
Sibilla.
Il romanzo è una riflessione sul
concetto taoista dell’unità originaria di tutte le cose e sulla possibilità di ridare
alla parola una dimensione poetica in un universo futuro dove essa è ormai
svilita dalla dittatura.
SACHA ROSEL (Pescara, 1974), ha
collaborato con diverse case editrici italiane come lettrice di manoscritti,
principalmente in lingua inglese e occasionalmente in francese spagnolo e
italiano, e come traduttrice dall’inglese. Ha tradotto Sara Gran, Dan Simmons,
Stuart Woods, David Moody e la trilogia fantasy di Warcraft - La Guerra degli Antichi. Un suo racconto, “Come petali
di crisantemo”, è apparso nell’antologia Eros
e Thanatos (Mondadori, 2010). È autrice della silloge di poesie Carne e Colore (Noubs, 2008) e curatrice
dell’antologia erotica di autrici e autori vari L’oscura malinconia dei sensi (Demian, 2011). Il suo romanzo
d’esordio, Fiori nell’ombra (Demian,
2012), ambientato in una Cina sospesa nel tempo, mescola atmosfere horror e
fantastiche a riflessioni buddhiste e taoiste. Dal 2012 ha un blog personale,
dove alterna riflessioni in lingua italiana e in lingua inglese sulla
scrittura, sulla musica e sulla vita, (www.lunadonna.iobloggo.com).