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UNA DONNA SENZA SCARPE, Arcangelo Bonaccorso, pp. 170 + IX, € 15,00, 2014 - Isbn 9788895396903


La storia sconvolgente della famiglia Sanfelice, che vive tutte le contraddizioni, i drammi e le ipocrisie del fascismo, il quale la insidia nella sua intimità per trascinarla nella rovina come la nazione. La trama, metafora del regime, si svolge tra le mura di una villa signorile in un paese ameno del Sud: Parmara e finisce nella stanza desolata di un ospedale della Capitale, dove una vecchietta conclude la sua esistenza terrena.
Ed ancora, in mezzo a tensioni, soffocati bisogni di libertà, paure e silenzi più opprimenti delle costrizioni. Insomma, tra avvilente degrado morale, arroganti falsità ideologiche, vivono e muoiono i personaggi vinti e lacerati dalle ferite delle loro storie, fra le orrende macerie della Storia.

ARCANGELO BONACCORSO Conseguito il Diploma presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Pietro Sharoff” (metodo Stanislawski) si dedica alla riduzione, produzione e interpretazione di testi di autori italiani e stranieri, tra i quali: Vittorio Alfieri, Jonesco, Beckett, Adamov, Duerrenmatt, Schehadé, Pirandello, Luigi Candoni, Mario Moretti, Giovanni Guaita, Federico Zardi, Pier B. Bertòli, Domenico Rea ed altri. Debutta come autore e regista al Teatro Antico di Taormina con la commedia “Una più del Diavolo”. (Ispirata al Teatro italiano del ‘500).  Protagonisti: Paola Borboni e Alberto Lupo. Dal teatro passa al cinema lavorando accanto a Sergio Leone per otto ininterrotti anni durante i quali comincia a cimentarsi nella scrittura di sceneggiature per Cinema e TV. Scrive per la “Rizzoli Film” la sceneggiatura “Acque di Primavera” dal racconto di Ivan Turghenev. Regia di Jerzy Skolimowski. Protagonisti: Nastassja Kinski, Timothy Hutton, Valeria Golino. Uscito negli Stati Uniti con il titolo “Torrens of Spring”. Caso unico, la stessa sceneggiatura è stata realizzata contemporaneamente a cura della Sovinfilm (Russia). Dopo la morte di Sergio Leone, scrive con Alberto Lattuada e Tullio Pinelli per l’Istituto Luce la sceneggiatura “Il Villaggio di Stepàncikovo” dall’omonimo racconto di F. Dostoewskij, regia di Lattuada. Dopo una scrupolosa ricerca, nella Mosca dell’ottocento, dei luoghi deputati alle riprese, la sceneggiatura, inspiegabilmente, rimane negli scaffali dell’Istituto. Scrive per la RAI con Alberto Lattuada e Tullio Pinelli la sceneggiatura “Il Sigaro Toscano”. Scrive per Serghej Bondarcjuk “Il giardino dei ciliegi”: trattamento ispirato all’omonima commedia di A. Cèchov. Dirige il film “Il Sigaro Toscano” (riconosciuto di Interesse Culturale), uscito con il titolo ”Bonjour, Michel”. Direttore della fotografia Ennio Guarnieri; Musiche di Carlo Rustichelli; Interpreti: Ben Gazzara, Elena Arvigo, Andy Luotto. Scrive “Il Delta del Po”. Cortometraggio, riconosciuto di “Interesse Culturale”. Regia di Marta Bifano. Protagonista: Ennio Fantastichini. Scrive “La madre” dall’omonimo romanzo di G. Deledda. Film riconosciuto di “Interesse Culturale”. Regia di Angelo Maresca. Riceve il Primo Premio Letterario Internazionale 2011 con la Medaglia del Presidente della Repubblica italiana per la poesia “Il Testimone”.



 



 
 
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